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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 19 marzo 2020, n. 12680, depositata il 22 aprile 2020, è intervenuta in tema di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti inesistenti previsto dall’art. 2 del D.lgs. n. 74/2000. In particolare, la Suprema Corte ha ribadito come, nel reato in parola – in quanto di pericolo e non di danno – possa ravvisarsi una compatibilità del dolo eventuale con il dolo specifico di evasione richiesto dall’art. 2 del D.lgs. n. 74/2000. Pertanto, il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti inesistenti può ritenersi integrato anche in caso di dolo eventuale, da intendersi come cosciente accettazione da parte dell’agente della conseguenza dalla propria condotta, coincidente con l’evasione o l’indebito rimborso.