argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di cassazione, con la Sentenza n. 9960 depositata in data 13 marzo 2020, in riferimento al ricorso proposto dal legale rappresentante di una s.r.l., condannato per il reato di omesso versamento di IVA di cui all’art. 10-ter d. lgs. 10 marzo 2000 n. 74, ha ribadito il proprio orientamento circa la inconfigurabilità della scriminante della forza maggiore in presenza di una semplice difficoltà – e non di una assoluta impossibilità - a porre in essere il comportamento omesso, allorquando la mancanza di provvista per l’adempimento degli obblighi tributari sia il frutto di scelte imprenditoriale adottate per far fronte ad una situazione di illiquidità derivante dalla diminuzione di commesse. Nel caso di specie l’imprenditore aveva invocato il riconoscimento della scriminante adducendo una brusca caduta degli ordini da parte del cliente principale, ma i Supremi giudici hanno osservato che non si può invocare la forza maggiore quando l’inadempimento penalmente sanzionato sia stato determinato dai mancati accantonamenti e dal mancato pagamento alle singole scadenze mensili e dunque da una situazione di illegittimità.