Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

28/02/2020 - L’emissione di fatture false, anche senza l’indicazione dei beneficiari, non esula l’amministratore dalla condanna.

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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Il presidente di una società cartiera può essere condannato per fatture false anche senza l’indicazione dei destinatari, ovvero dei beneficiari della detrazione delle somme portate in fattura. È quanto affermato nella Sentenza della Suprema Corte di Cassazione n. 6509 del 19 febbraio 2020. Nel caso di specie la difesa aveva tentato di smontare l’impianto accusatorio per incertezza sul fatto che determina l’imputazione. I supremi Giudici con la sentenza in oggetto hanno ricordato che “secondo quanto già affermato da questa Corte, si ha incertezza sul fatto che determina l’imputazione solo quando l’imputato non sia stato posto in grado di conoscere l’oggetto dell’addebito e l’attività materiale (nei suoi profili storici essenziali) in ordine alla quale viene chiamato a rispondere, risultando in tal modo preclusa o resa difficoltosa la possibilità di difesa (tra le altre, Sez. 1, n. 297 del 09/02/1990, Frau, Rv. 183761)”. Inoltre, la mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali, il mancato versamento delle imposte, il non aver presentato alcun documento di spesa né fatture passive, bilanci e registri faceva emergere la società come “cartiera”, la quale una volta versati e accreditati assegni o bonifici a favore della emittente, questa provvedeva immediatamente a prelevare in contanti o con assegni somme non giustificate da alcun documento di spesa. Alla luce di quanto sopra esposto i Giudici della cassazione hanno dichiarato il ricorso inammissibile.