Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

30/01/2020 - L’imprenditore che non agisce in giudizio per riscuotere dai clienti il saldo delle fatture emesse rischia una condanna per frode fiscale

argomento: News del mese - Diritto Tributario

Articoli Correlati: fatture per operazioni inesistenti - omesso versamento IVA - mancato incasso fatture

Con la sentenza n. 222 dell’8 gennaio 2020 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna e la confisca a carico del rappresentante legale di una cooperativa accusato di non aver agito in giudizio per riscuotere dai clienti il saldo delle fatture emesse. Si presume, infatti, che le operazioni siano fittizie e che le fatture siano state emesse al fine di porre in essere una maxi-frode fiscale. Nel caso di specie tali fatture non solo non erano mai state incassate dalla cooperativa ma non era mai stata pagato l’IVA su tali fatture emesse. Pertanto, ad avviso degli Ermellini, tale condotta è stata ritenuta non solo sintomatica dell’inesistenza delle pretese creditorie, in quanto corrispondenti a servizi non eseguiti, ma anche del tutto illogica, perché entrambe le cooperative non avevano mai versato l’Iva corrispondente alle fatture emesse nell’anno 2010 e, dunque, avrebbero dovuto agire per la riscossione dei crediti per onorare i propri debiti tale comportamento era indice di falsità delle operazioni.