Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

30/01/2020 - Delineata la portata del reato di dichiarazione fraudolenta di cui all’art. 2 d.lgs 74/00

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 1998 del 20 gennaio 2020, è intervenuta a delineare gli elementi essenziali del reato di dichiarazione fraudolenta mediante fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, disciplinato dall’art. 2 del D.lgs n. 74/2000, chiarendo che: i) si tratta di un reato di pericolo, che si perfeziona a prescindere dal verificarsi dell’evento di danno; ii) l’elemento costitutivo è rappresentato dall’indicazione di elementi passivi fittizi, quali fatture o altri documenti per operazioni inesistenti; iii) il soggetto responsabile è individuabile in colui che sottoscrive la dichiarazione; iv) quanto all’elemento psicologico, è richiesto il dolo specifico di evasione, in aggiunta alla volontà di realizzare l’evento tipico, rappresentato dalla presentazione della dichiarazione. L’inesistenza che contraddistingue le operazioni, infine, può essere declinata in: i) oggettiva (si ha nel caso di rappresentazione della realtà difforme da quella effettiva); ii) giuridica (qualora la divergenza tra realtà e rappresentazione riguardi la natura della prestazione dedotta in fattura); iii) soggettiva (se la prestazione è stata eseguita in favore di un soggetto diverso da quello risultante dal documento contabile) senza peraltro operare, ai fini dell’applicabilità della norma in questione, alcuna distinzione tra dichiarazioni dei redditi o ai fini IVA.