Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

30/01/2020 - Il marchio debole inteso quale semplice sviluppo di una parola di uso comune

argomento: News del mese - Diritto Civile e Commerciale

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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 25 novembre 2019, n. 738, depositata il 15 gennaio 2020, chiamata ad esprimersi in tema di contraffazione del marchio, ha fornito importanti chiarimenti in ordine alla tutela del cosiddetto marchio debole, definendone anzitutto le caratteristiche. Tale tipologia di marchio, senz’altro meritevole di tutela per mezzo della registrazione dello stesso, costituisce semplicemente lo sviluppo di una parola di uso comune che esprime le caratteristiche del prodotto a cui fa riferimento e, pertanto, gode di un grado di tutela inferiore rispetto all’intensità della tutela garantita ad un marchio cosiddetto forte. Con riferimento a quest’ultimo trattasi, infatti, di un marchio dotato di una particolare forza individualizzante, autonomamente riconoscibile, le cui lievi modiche costituiscono senz’altro contraffazione. Nel caso di specie invece, la Suprema Corte ha affermato che in presenza di un marchio debole le lievi modifiche o aggiunte allo stesso non sono sufficienti al fine di instaurare l’azione di contraffazione.