Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

20/12/2019 - Condannato imprenditore che non paga l’IVA, ma salda dipendenti e fornitori

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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La Corte di Cassazione con la sentenza n. 50007/2019 – depositata l’11 dicembre 2019, è tornata a pronunciarsi sul tema dell’elemento psicologico del reato di omesso versamento di quanto dovuto all’Erario art. 10-ter, d.lgs. 74/2000. La difesa dell’imputato ha sostenuto che lo stesso si era trovato di fronte a una scelta obbligata per non chiudere i battenti e licenziare i dipendenti. Secondo la Corte, la causa di forza maggiore “postula la individuazione di un fatto imponderabile, imprevisto ed imprevedibile, che esula del tutto dalla condotta dell’agente, sì da rendere ineluttabile il verificarsi dell’evento, non potendo ricollegarsi in alcun modo ad un’azione od omissione cosciente e volontaria dell’agente”. In questo senso, prosegue la decisione, la giurisprudenza di legittimità “ha sempre escluso che le difficoltà economiche in cui versa il soggetto agente possano integrare la forza maggiore penalmente rilevante”. Quindi, i Supremi Giudici con la sentenza in esame, hanno rigettato il ricorso affermando che: “Il reato di omesso versamento Iva è integrato dalla scelta consapevole di omettere i versamenti dovuti e sussiste anche quando, per preservare la continuità aziendale in una situazione di difficoltà economica, consapevolmente si utilizzino somme percepite a titolo di Iva per pagare fornitori e stipendi dei lavoratori, non adempiendo gli oneri tributari”.