argomento: News del mese - Diritto del Lavoro
Articoli Correlati: licenziamento - giusta causa - procedura gare
Con la sentenza 22 novembre 2019 n. 30558, la Corte di Cassazione ha richiamato il proprio orientamento secondo cui il criterio della diligenza non deve essere commisurato soltanto al tipo di attività che è oggetto della prestazione, alle mansioni e alla qualifica professionale del dipendente, ma deve correlarsi, in una prospettiva più ampia che travalichi i caratteri dell’attività lavorativa in senso stretto, all’interesse dell’impresa, ai sensi dell’art. 2104 c.c., e, pertanto, sia alle esigenze di organizzazione della struttura, in cui il rapporto si inserisce, sia all’interesse datoriale al suo corretto funzionamento. La Corte ha cassato la pronunzia di secondo grado che aveva ritenuto illegittimo il licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore a motivo della conoscenza da parte di quest’ultimo della prassi irregolare instaurata nella procedura di aggiudicazione delle gare aventi ad oggetto la riparazione dei veicoli aziendali e per aver contribuito allo svolgimento delle stesse e al conseguente affidamento dei lavori.