Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

16/10/2019 - Omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali: conseguenze della sua configurazione quale reato unitario a consumazione prolungata

argomento: News del mese - Diritto Penale

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La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza del 14 ottobre 2019 (p.u. del 12 luglio 2019), n. 42113, previa ricostruzione della fattispecie di cui all’art. 2, co. 1-bis, D.l. 463/1983 in termini di reato connotato da una progressione criminosa nel cui ambito, superato il limite di legge, le ulteriori omissioni consumate nel corso del medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del termine previsto per il versamento dell’ultima mensilità, ha affermato il seguente principio di diritto: «in tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali, ove l’agente dismetta la qualifica societaria da cui trae origine la qualifica di datore di lavoro, egli risponde del delitto di cui all’art. 2, comma 1-bis, d.l. n. 463/1983 (modificato dall’art. 3, comma sesto, del d.lgs.. 15 gennaio 2016, n. 8) purché l’importo complessivo delle ritenute non versate nell’anno fino al momento di cessazione della carica superi la soglia di 10 mila euro, prevista dal comma 1-bis del citato art. 2».