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L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 371 del 10 settembre 2019 ha confermato la propria posizione già evidenziata in precedenti documenti di prassi (C.M. 48/E/2007 e C.M. 3/E/2008), affermando che il trust testamentario rientra tra i vincoli di destinazione e, in quanto tale, al conferimento di beni in “trust” deve essere applicata l’imposta sulle successioni e donazioni in misura proporzionale avendo riguardo, ai fini della determinazione delle aliquote, al rapporto di parentela intercorrente tra il disponente e il beneficiario. Quindi, l’Agenzia, con una risposta che lascia perplessi continua a sostenere che il pagamento delle imposte proporzionali di donazione e ipotecaria e catastali avvenga nel momento di ‘istituzione’ del trust, quando i beni passano dal disponente al trustee, e non invece nel momento successivo di trasferimento di beni dal trustee ai beneficiari finali del patrimonio donato. Sul punto, infatti, la giurisprudenza sembra ormai consolidata. Le recenti sentenze della Cassazione, per citarne qualcuna, Cass. 7.6.2019 n. 15453, Cass. 7.6.2019 n. 15455, Cass. 7.6.2019 n. 15456 e Cass. 21.6.2019 n. 16701, hanno chiarito che le imposte sono dovute in misura proporzionale nel momento in cui si realizza un effettivo arricchimento in capo al beneficiario finale, momento che si verifica quando il trustee trasferisce parte o tutto il patrimonio al beneficiario e non quando il disponente trasferisce il proprio patrimonio al trust.