argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 36955 del 3 settembre 2019, ha statuito che la donazione a favore di una associazione intervenuta pochi mesi dopo la notifica del verbale di contestazione di violazioni fiscali, in assenza di qualsivoglia documentata ragione giustificativa del trasferimento, è configurabile come atto fraudolento. In tema di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, infatti, gli atti dispositivi compiuti dall’obbligato, oggettivamente idonei ad eludere l’esecuzione esattoriale, hanno natura fraudolenta, ai sensi dell’art. 11 d.lgs. n. 74/2000, allorquando, pur determinando un trasferimento effettivo del bene, siano connotati da elementi di inganno o di artificio, cioè da uno stratagemma tendente a sottrarre le garanzie patrimoniali all’esecuzione. Il reato in parola sussiste anche se l’Amministrazione non ha promosso l’azione revocatoria.