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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 15995 del 14 giugno 2019, ha ritenuto valido l’avviso di accertamento emesso sulla base di documenti, dati e notizie acquisite dalla Guardia di Finanza, le quali conservano la loro piena efficacia anche in assenza di specifica autorizzazione dell’autorità giudiziaria competente. I Giudici sono giunti a tale conclusione conformemente al consolidato orientamento giurisprudenziale in materia che riconosce il trasferimento delle risultanze penali nel procedimento tributario anche in assenza della citata autorizzazione, che, invero, rileva solo ai fini delle indagini e del segreto istruttorio. Inoltre, il ruolo svolto dalla Guardia di Finanza nell’attività di accertamento fiscale – precisa la Corte – persegue un interesse pubblico il cui fine ultimo coincide con il corretto funzionamento del sistema tributario.