Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

08/08/2019 - La restituzione della somma versata in conto “futuro aumento di capitale” integra il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 15 marzo 2019, n. 26211, depositata il 13 giugno 2019, ha affermato che la restituzione di una somma versata dai soci alla società in conto futuro aumento di capitale sociale integra il reato di bancarotta fraudolenta ex art. 216 l.f. Nel caso di specie, il presidente ed il vicepresidente dell’organo amministrativo – nonché ex soci – di una s.r.l. successivamente fallita provvedevano al rimborso in loro favore della predetta somma in un momento di grave dissesto per la società, tanto più che in quel determinato periodo, essendo il patrimonio netto negativo, era stata persino vietata la restituzione del capitale ai soci e agli ex soci. In tale contesto, la Corte di Cassazione ha inoltre ribadito l’ormai consolidato orientamento giurisprudenziale secondo il quale configura il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione a carico dell’amministratore la violazione della norma della postergazione, in quanto viene meno il perseguimento dell’oggetto sociale a cui le somme sono vincolate. La Suprema Corte ha evidenziato, altresì, che gli amministratori avrebbero potuto procedere alla restituzione delle somme versate in conto “futuro aumento di capitale” solamente nel caso in cui il conferimento fosse stato vincolato alla mancata successiva deliberazione assembleare di aumento di capitale, circostanza non verificatasi nel caso de quo.