Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/06/2019 - Sulla gestione del rischio e sulla conseguente valutazione delle regole cautelari nelle attività pericolose consentite

argomento: News del mese - Diritto Penale

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La Quarta Sezione penale della Suprema Corte, con sentenza n. 17215 del 19 aprile 2019 (ud. 21 febbraio 2019), ha precisato che «nelle attività produttive le regole cautelari sono prevalentemente codificate in modo analitico, essendo previste normativamente sia prescrizioni specifiche, che sistemi e moduli organizzativi delle lavorazioni tali da assicurare la tutela dei lavoratori coinvolti, la cui salute è considerata vero e proprio limite all’attività produttiva, alla sua utilità sociale, nonché alla produzione del relativo profitto. Ciò comporta che nelle attività pericolose consentite, laddove sia impossibile eliminare il pericolo, l’obbligo di evitare l’evento si rafforza perché la sua prevedibilità è intrinseca al tipo di attività svolta, con la conseguenza che la prudenza, la diligenza e la perizia nel precostituire condizioni idonee ad evitare (o diminuire) il rischio debbono essere maggiori e non possono eludere l’osservanza delle norme specificamente poste a tutela della sua evitabilità. Mentre questa andrà comunque valutata in concreto, avuto riguardo, dal punto di vista controfattuale, all’inevitabile prodursi dell’evento anche in presenza dell’osservanza scrupolosa delle regole di cautela destinate ad evitarlo».