argomento: News del mese - Diritto Tributario
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L’Agenzia delle Entrate, con risposta ad interpello n. 92 del 2 aprile 2019, ha chiarito che l’operazione di cessione d’azienda con clausola di riserva della proprietà comporta l’insorgere di una plusvalenza che concorre alla formazione del reddito imponibile, con conseguente impossibilità per il cedente di presentare una dichiarazione integrativa per il recupero delle maggiori imposte pagate qualora il cessionario non abbia pagato il prezzo pattuito e il contratto sia stato successivamente risolto; quanto sopra in quanto il componente positivo di reddito è già stato correttamente e definitivamente tassato nel periodo d’imposta di competenza. Piuttosto, la retrocessione del ramo che consegue al venir meno del trasferimento aziendale, comporta, a carico del cedente, un duplice obbligo: caricare il valore normale dei beni retrocessi oggetto del complesso aziendale e stornare il credito corrispondente alla parte di prezzo non pagata.